Locandina Film EFFETTO NOTTE

EFFETTO NOTTE

(La Nuit américaine)

Film

Drammatico

Premio Oscar 1974 - Miglior Film Straniero

di François Truffaut

conJacqueline Bisset (Julie Baker/Paméla), Valentina Cortese (Séverine), Alexandra Stewart (Stacey), Jean-Pierre Aumont (Alexandre), Jean-Pierre Léaud (Alphonse), François Truffaut (Ferrand), Jean Champion (Bertrand), Nathalie Baye (Joëlle)

durata: min. 115 produzione: FRA (1973)

Link al sito: http://distribuzione.ilcinemaritrovato.it/effetto-notte

Recensione di Stefano Lo Verme

A Nizza, il regista Ferrand è impegnato a girare un film intitolato Vi presento Pamela, ma nel corso delle riprese si trova a dover fronteggiare tutte le difficoltà tipiche del suo lavoro. Allo stesso tempo, Ferrand deve preoccuparsi anche dei problemi personali dei suoi attori: Alphonse, il protagonista del film, afflitto da mal d'amore, e Julie Baker, una nota attrice inglese reduce da una crisi depressiva.
Nel 1973, François Truffaut ha voluto realizzare un affettuoso omaggio al meraviglioso mondo del cinema, scegliendo di raccontare il "dietro le quinte" della genesi di un film; il risultato, un'autentica dichiarazione d'amore alla settima arte, è Effetto notte (titolo originale: La nuit américaine), uno dei capolavori assoluti del grande regista francese, oltre che uno dei maggiori successi della sua carriera. Sceneggiata, diretta e interpretata dallo stesso Truffaut, che l'ha dedicata alle sorelle Dorothy e Lillian Gish, la pellicola ha ottenuto il premio Oscar come miglior film straniero ed ha ricevuto molti altri riconoscimenti in tutto il mondo (inclusa la nomination all'Oscar per la miglior regia). A metà strada fra dramma e commedia, Effetto notte è un'opera corale di evidente matrice autobiografica, che vede fra i suoi interpreti, oltre a Truffaut, il suo fedele attore Jean-Pierre Léaud (protagonista del ciclo di Antoine Doinel) e la star inglese Jacqueline Bisset.
Effetto notte rappresenta il raro caso di un vero e proprio "film nel film", caratterizzato da uno stile quasi documentaristico, attraverso il quale l'autore de I quattrocento colpi ha voluto mostrare come nasce e prende forma una pellicola cinematografica. L'intera storia, infatti, è ambientata negli stabilimenti de La Vittorine, a Nizza, dove il regista Ferrand (Truffaut) sta girando un melodramma sentimentale dal titolo Je vous présent Pamela (Vi presento Pamela). E dunque, nel corso delle riprese, le varie fasi della lavorazione si intrecciano con le vicende private dei membri del cast e della troupe; fra questi Alphonse (Léaud), un attore giovane e volubile che ha perso la testa per una direttrice di produzione, e Julie Baker (Bisset), una diva di fama internazionale, che si concede un'avventura di una notte con Alphonse. Il tutto, poi, è intessuto di una fitta serie di riferimenti, citazioni ed autocitazioni più o meno espliciti, che non si limitano ad una funzione puramente autoreferenziale, ma costituiscono un'autentica testimonianza dell'amore di Truffaut per il mondo al quale appartiene.
Verità e fiction si mescolano così in questo appassionato racconto metacinematografico, che può essere letto anche come una profonda riflessione sulla compenetrazione fra arte e vita; e naturalmente, in accordo con la poetica di Truffaut, è il potere dell'immaginazione a prevalere sempre sulla realtà, al punto da poter cancellare perfino la morte. Come dichiara Ferrand / Truffaut ad uno sconsolato Alphonse: "I film sono più armoniosi della vita; non ci sono intoppi, non ci sono rallentamenti nei film. I film vanno avanti come treni, capisci, come treni nella notte". E fra amori, tradimenti, intermezzi comici e piccoli drammi quotidiani, c'è pure il tempo per una scena in cui la troupe tenta disperatamente di far bere a un gatto una tazza di latte senza riuscirci, nonostante i numerosi ciak. Eccellente il cast, con una menzione speciale per l'incantevole Valentina Cortese nel ruolo di Séverine, un'attrice di mezza età e con problemi di alcool, che fa fatica a tenere a mente le sue battute e vive nel ricordo di un passato ormai tramontato. Il titolo del film, Effetto notte, deriva dal nome di una tecnica cinematografica usata per simulare una scena notturna (in francese definita appunto "notte americana").

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