Locandina Film Happy Family

Happy Family

Film

Commedia

La vitalità del cinema nel nuovo sogno di mezza estate (milanese) di Gabriele Salvatores

diGabriele Salvatores

conMargherita Buy, Diego Abatantuono, Fabrizio Bentivoglio, Fabio De Luigi, Carla Signoris, Valeria Bilello, Sandra Milo, Gianmaria Biancuzzi, Alice Croci

durata: 90 MIN produzione: ITA (2010)

Link al sito: http://www.federicomauro.eu/happyfamily/

Ridere delle paure. Con la fantasia e la socializzazione. "Happy family" è dedicato a quanti sono presi dai tanti timori che attanagliano la nostra società, riguardanti anche le deviazioni da percorsi precostituiti. Ragion per cui i personaggi escono dai ruoli imposti e si mettono in gioco, in un racconto tratto dall'omonima commedia teatrale di Alessandro Genovesi (la cui sceneggiatura per la riduzione cinematografica è stata finalista al Premio Solinas) prodotta dal Teatro dell'Elfo (dallo stesso Gabriele Salvatores co-fondato) e interpretata - tra gli altri - da Corinna Agustoni sia sul palcoscenico che sul set: è stata lei a segnalare lo spettacolo a Salvatores, con cui ha lavorato per parecchio tempo. E lui, continuando a muoversi tra i generi, vent'anni dopo ha rimesso insieme la squadra di "Marrakech Express" con Diego Abatantuono e Fabrizio Bentivoglio. Se il nucleo e lo spirito sono compresi nella citazione di Groucho Marx sull'assenza - nella vita - di una trama, la messa in scena si apre e chiude con un sipario mantenendosi in equilibrio tra realtà e finzione (il protagonista parla guardando la macchina da presa, dialoga con i suoi personaggi e pure il cane dice la sua). Arriva così ad un finale - prima aperto, poi svelato rapidamente, estorto dai protagonisti - che rifà il verso a quello de "I Soliti sospetti" quale esaltazione del processo creativo a partire da pochi materiali a disposizione (buona parte della colonna sonora proviene da un vinile, mostrato, di Simon & Garfunkel). Non a caso il regista aveva consegnato agli attori, per la preparazione dei ruoli, scatole contenenti accenni di biografie e caratteri e qualche oggetto dei rispettivi personaggi. Oltre che invito all'incontro (le due famiglie descritte appartengono a mondi diversi e separati), il film è soprattutto un divertito esercizio stilistico, che va dalle dominanti di colore all'omaggio a Milano in un videoclip in bianco e nero su Notturno di Chopin. Con una levità, però, dalla poca consistenza e una libertà dal respiro corto. La frase: "Preferisco leggere o vedere un film piuttosto che vivere... nella vita non c'è una trama." Groucho Marx Federico Raponi

Recensione da:

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