Locandina Film Questione di cuore

Questione di cuore

Film

Commedia

Indagine di un'amicizia maschile che colpisce al cuore

diFrancesca Archibugi

conKim Rossi Stuart, Antonio Albanese, Micaela Ramazzotti, Paolo Villaggio, Francesca Inaudi, Francesca Antonelli, Chiara Noschese, Nelsi Xhemalaj, Carlo Verdone

durata: 102 MIN. produzione: ITA (2009)

Link al sito: http://it.movies.yahoo.com/speciali/questione-di-cuore/

Alberto e Angelo non hanno nulla in comune. Alberto è uno sceneggiatore di successo, proveniente dal nord’Italia, mentre Angelo è un carrozziere romano "verace", coniugato e con due figli, il terzo in arrivo. Eppure una notte qualcosa li accomuna: il loro cuore si "ingrippa", "infarta", e i due si trovano vicini di letto nel reparto di terapia intensiva di un’ospedale romano, e si conoscono. Dimenticate la brutta locandina che sembra alludere alla classica commedia sulla coppia improbabile al maschile lanciata in situazioni ridicole o assurde. Tratto dall’omonimo romanzo di Umberto Contarello, "Questione di cuore" è un film molto delicato sull’amicizia, sul senso della vita e delle relazioni umane e su come spesso i tentativi di pilotare i rapporti tra uomini si risolvano in modo inaspettato e sorprendente. Ci sono elementi di commedia, naturalmente, e almeno due momenti sono assolutamente spassosi. Fra tutti spicca un cammeo di Carlo Verdone (nella parte di se stesso), più ipocondriaco e comico che mai. Questione di cuore però si mantiene su un equilibrio rarissimo e lodevole, tenendosi distante sia dalla classica commediaccia italiana sia dall’italico patetismo che tanto ha fatto soffrire il pubblico in sala negli ultimi lavori nostrani. Ottimo il cast, e oltre ad Albanese e Kim Rossi Stuart, già abbondantemente apprezzati, si distinguono Francesca Inaudi e Micaela Ramazzotti. Quest’ultima del resto aveva dato una notevole prova attoriale già in "Tutta la vita davanti" e quindi la sua interpretazione più che una sorpresa è una conferma. Al di là dei meriti individuali quello che spicca in maniera ancora più forte in Questione di cuore è la capacità della Archibugi di dirigere gli attori, altra qualità molto rara nel cinema italiano. Dal nome più noto al meno noto ciascuno viene diretto in maniera energica e funzionale alla "macchina-film" in modo tale cioè che ciascun ingranaggio scorra senza intoppi, senza spreco di movimento e senza la minima sbavatura. Ben sapendo quando tirare la briglia e quando lasciarla sciolta, la Archibugi crea tra l’altro un ottimo equilibrio tra esigenze registiche ed esuberanza attoriale, come è sempre più raro vedere. Il lavoro di Contarello viene quindi ripreso, maneggiato e modificato con sensibilità e intelligenza fino a trasformarsi in una pellicola di rara dolcezza e piacevolezza, senza alcun dubbio il più bel film italiano di questo primo scorcio di 2009. La frase: "...e perché “er caffè” deve essere “ar vetro”?!? Cosa cambia". Mauro Corso

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